A te, che mi amavi

Non so se leggerai mai queste parole, ma ho bisogno di dirle, anche solo per liberarle da dentro.
Ho perso una donna che mi amava davvero.
E me ne rendo conto troppo tardi.
Tu mi amavi con una forza che io non ho saputo comprendere, né proteggere.

Hai dato tanto, forse tutto, e io non sempre ho saputo accoglierti come meritavi.
Mi manca la tua presenza, ma più di tutto mi manca il modo in cui mi guardavi.
Come se anche nei miei lati peggiori vedessi qualcosa di buono.
Hai creduto in me quando io stesso non riuscivo a farlo.

E io ho sprecato quella fiducia, l’ho data per scontata.
Oggi capisco che l’amore non è solo sentirsi voluti. È esserci. È scegliere l’altro, ogni giorno, anche nei momenti difficili.
E io, in troppi momenti, non ti ho scelta come meritavi.

Non ti scrivo per farti tornare.
Ti scrivo per dirti che ho imparato.
E che anche se non posso cambiare il passato, porto rispetto profondo per ciò che sei stata per me.
Per come mi hai amato.
E per tutto ciò che non sono stato capace di essere, finché c’eri.

Mario

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