Riflessione d’amore

Questo è solo un periodo breve e passerà presto, basta restare uniti ed essere lucidi senza perdere nè la calma nè la speranza e fiducia in Dio. Parlo per cognizione di causa, poichè so bene che chi è colpito da una malattia debilitante può pensare che la sua vita sia rovinata. Ma c’è gente che sta peggio, alcuni si trovano nell’indigenza a causa di terremoti, nubifragi e carestie. A volte la guerra causa la morte di familiari, distrugge case o costringe certuni ad abbandonare i propri possedimenti. Le ingiustizie possono indurre alcuni a pensare che non ci sia modo di ricevere sollievo. Chi è colpito da sventure del genere ha un disperato bisogno di conforto.

Certo, ammetto di avere avuto un cedimento ieri, ero disperato. Ma ho guardato oltre. Mi sono messo in testa che ogni problema nasce non con una ma con mille soluzioni. Ho pensato a Giobbe. Ho riflettuto su Edison, che non si arrese mai. Ho meditato sul collega di Enry. Insomma, non ho motivo di lamentarmi. Devo OCCUPARMI anzichè PREOCCUPARMI.

E poi ho riflettuto sulle sagge parole di San Paolo, il quale disse: “L’Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo . . . ci conforta in tutta la nostra tribolazione”. Non sono molto attivo come cattolico, come credente, mi sforzo, ma amo comunque trarre conforto dalle parole incise nella Bibbia. E grazie al tuo forte amore potrei scalare qualunque montagna, superare qualsiasi ostacolo. Cosa voglio di più dalla vita? Ho te, mia cara Jane, … ho tutto!!!

Inviata da Massimo

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